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La giornata di oggi, 23 luglio, al Mittelfest si tinge di riflessioni profonde e di forti emozioni: la prima assoluta di Teatri di guerra, nato da un viaggio reale nei teatri dell’Ucraina colpita dal conflitto, rappresenta uno dei momenti più intensi di questa edizione. Accanto a questo debutto, anche la prima nazionale di Loop, spettacolo circense tra danza e acrobazia che interroga il senso della ripetizione nella nostra vita. Il via è avvenuto stamane con un appuntamento istituzionale di rilievo: il Forum dell’Associazione Mitteleuropa, quest’anno dedicato al dialogo tra il Friuli Venezia Giulia e la Repubblica di Croazia. Un incontro a invito nella sede Civibank, che rafforza il ruolo strategico della regione come ponte culturale e politico tra l’Italia e l’Est Europa.

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Le proposte di domani

E domani Mittelfest Tabù prosegue con una giornata ricca di prime assolute, musica dal vivo e incontri. Il programma del 24 luglio mette al centro la forza del teatro nei momenti di crisi, passando per Amleto in versione multilingue, acrobazie a ritmo bluegrass, e la forza dell’elettropop balcanico in piazza Duomo, direttamente dall’Eurovision 2025. Partiamo dal concerto serale, alle 21.30 in Piazza Duomo, con gli Shkodra Elektronike. Il duo, composto da Kolë Laca (ex Teatro degli Orrori) e Beatriçe Gjergji, farà esplodere l’elettropop con le sonorità antiche della loro città natale, Scutari. Alle ore 19, nella Chiesa di San Francesco, debutta in prima assoluta Elsinore di Paolo Antonio Simioni con la compagnia EuAct. Un’opera corale, firmata da Paolo Antonio Simioni e prodotto dal Centro Teatro dei Navigli in collaborazione con l’Arlef e Mittelfest2025, che porterà un’esperienza teatrale capace di superare i confini linguistici in ben 4 lingue (friulano, italiano, ungherese e inglese). Elsinore” – il cui nome antico significa “costa degli dèi” – non sarà una semplice rilettura dell’Amleto shakespeariano, ma una riscrittura che affonderà le radici nel mito originario di Amlothi, raccontato dallo storico danese Saxo Grammaticus. Ancora prima, alle 18 all’Orto delle Orsoline si cambia tono e registro con Crazy Pony della compagnia Banjocircus, uno spettacolo che fonde musica bluegrass, acrobazie da circo e una buona dose di ironia britannica. Due strumenti, due corpi e una giostra di virtuosismi che hanno già conquistato oltre 25 Paesi: uno show coinvolgente adatto a tutte le età, tra ritmo, gag e poesia fisica. La giornata inizia già alle 16, nel Curtîl di Firmine, dove va in scena “Kaffee al fronte”, l’incontro con Enrico Baraldi e Graziano Graziani del podcast Teatri di guerra. Dopo il successo del debutto teatrale di ieri sera, i due autori tornano per raccontare l’origine del loro progetto nato su Rai Radio 3. Un viaggio da ovest a est dell’Ucraina per capire cosa succede al teatro in tempo di guerra, come cambia la scena, e perché gli spazi teatrali diventano baluardi di umanità nei momenti più bui. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

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Alle 21.30, nella cornice della Chiesa di San Francesco, andrà in scena in prima assoluta Teatri di Guerra, uno spettacolo del regista e autore Enrico Baraldi e del giornalista Graziano Graziani, con l’attrice ucraina Yeva Sai – volto noto al grande pubblico per il suo ruolo nella serie Rai Mare Fuori. Nato dal podcast omonimo, questo spettacolo-inchiesta ripercorre l’esperienza diretta dei due autori nei teatri attivi in Ucraina durante la guerra. Attraverso testimonianze raccolte sul campo e una narrazione a due voci, si indaga il ruolo del teatro in un contesto di emergenza: non solo spazio culturale, ma rifugio, simbolo, resistenza civile. Un debutto che tocca da vicino l’attualità europea e la potenza della scena.
Prima, alle 18, l’Orto delle Orsoline si anima con la musica dei Gugutke, nella prima nazionale di Trieste – Istanbul A/R: un itinerario sonoro tra i Balcani, che intreccia strumenti antichi e ritmi popolari. Alle 19.30, il Teatro Ristori ospita la prima nazionale di Loop, nuova creazione della compagnia praghese Losers Cirque Company. Un’esperienza acrobatica, poetica e fisica che esplora i cicli della vita, della storia, delle relazioni. Cinque performer si muovono in un vortice coreografico dove si ride, ci si commuove e ci si ritrova, sempre sul filo sottile del cambiamento possibile. Alle 20.30, nel Curtîl di Firmine, per la rassegna Mittellimmagine, va in scena Si Vîf. Une Vite di Musicant, film-documentario di Dorino Minigutti dedicato al cantautore friulano Gigi Maieron. Un racconto personale e profondo, fatto di affetti, dolori e parole che diventano musica e cura.

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In copertina, Loop della compagnia praghese Losers Cirque Company; all’interno, Teatri di Guerra e Trieste-Istanbul.

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